CUCINE Dada

Cucine modulari, componibili, con isola o penisola, in grado di esaltare lo stile di ogni casa. Queste sono le cucine Dada, il marchio italiano di riferimento per le cucine premium e di design, create da dei veri maestri come Dante Bonuccelli. Il progettista argentino è noto per coniugare, nei suoi lavori, il quotidiano con la tecnologia: ne è un esempio Trim, rivoluzionaria nella duttilità e nella gestione degli spazi. Se i cassetti e le ante non bastano più, questa cucina innovativa introduce gli schienali attrezzati, collocati tra pensili e piano di lavoro a cui si accede con vetri scorrevoli a scomparsa. Premiata con il Good Design Award (USA) nel 2008, Trim compete per tecnologia e funzionalità con Tivalì, una box kitchen capace di apparire e scomparire magicamente: merito del meccanismo, brevettato da Dada, che custodisce le ante nei vani laterali. Dal 2016, questa cucina con parete a LED è disponibile in una nuova versione angolare. Un altro progetto di Bonuccelli per Dada è Vela, perfetta rivisitazione di un classico ottenuta tramite nuove proporzioni, un sistema di apertura inedito e uno spessore dell’anta molto ridotto (soli 13 millimetri), caratteristica esaltata anche dal peculiare tipo di rotazione della stessa. Nella gamma di cucine modulari, componibili e con isola o penisola, non poteva mancare la firma di Vincent Van Duysen, che con VVD lavora sul contrasto tra spessori dei fianchi (esili) e dei piani di lavoro (forti), dando mandato all’alternanza di peso e materiali per ottenere un effetto sofisticato e dinamico. La sua è una cucina senza maniglia, ma completa di carrelli, cassetti a giorno e vassoi estraibili, cui è possibile integrare composizioni sospese tramite il telaio portante di alluminio. L’anima tecnologica di Dada si concretizza in VVD attraverso un’innovativa cerniera pivot, che consente alle ante un’apertura a 180°, e tramite una bellissima barra LED integrata; soluzioni, queste, che le hanno consentito nel 2017 di conquistare il premio Edida nella categoria Kitchen. Segue Hi-Line 6, lo spazio-cucina modulare di Ferruccio Laviani, ricco di dettagli e particolari deliziosi e contraddistinto da elementi di grande funzionalità, come le basi alte e il sistema di apertura delle ante privo di maniglia; INDada, del milanese Nicola Gallizia, è invece un inno alla semplicità, un vero e proprio percorso progettuale componibile dall’acquirente grazie a forme e colori studiati per dare vita a un gioco di sottrazione. Chiudiamo, infine, con una delle cucine più iconiche della storia di Dada: Banco, progettata nel 1994 da Luca Meda e rivisitata con l’utilizzo di nuovi materiali e un inedito gioco di contrasti. La sua natura, comunque, resta immutata: una struttura a isola completa di contenitori (sotto-Banco), un piano dal minimo spessore, una solida estrusione di alluminio ed elementi sospesi completati dalla base a terra

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